L’incontro sulla figura umana e culturale di Gabriele Tardio

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Commovente e molto partecipato l’incontro sulla figura di Gabriele Tardio, scrittore, poeta, pellegrino, viaggiatore, amante profondo e generosissimo della sua terra, instancabile ricercatore apprezzato per l’attività di scavo archivistico e di recupero del patrimonio storico-archeologico locale, autore di poesie e racconti anche dialettali, per lo più inediti.

Leonardo Ianzano ha cantato, ispirandosi al genere napoletano a fronna ‘e limone, versi scritti per Gabriele nella Putèca, dettati dal dolore per la sua improvvisa e inattesa scomparsa.

Antonio Guida ha commemorato Tardio in qualità di uomo e ricercatore, mentre Angelo Capozzi (Università foggiana del Crocese) ne ha delineato il profilo bibliografico, con un approccio analitico che ha anche colto l’operosità del Nostro ben oltre i confini del paese d’origine.

Olga Tardio, primogenita di Gabriele, ha declamato due poesie dialettali del padre, mentre Antonio Villani ha voluto declamarne una propria dedicata al Tardio.

Luigi Ianzano, coordinatore dell’Officina letteraria, ha moderato l’incontro presentando l’iniziativa, introducendo i relatori, favorendo gli interventi dei presenti, traendo conclusioni e invitando alla manifestazione programmata per il 17 Gennaio, Giornata nazionale dei dialetti e delle lingue locali, in cui la Putèca presenterà alla comunità il progetto completato dell’uniformità della grafia dialettale sammarchese e declamerà alcuni versi di tutti gli Autori conosciuti nel dialetto locale.

L’intervento di Angelo Capozzi

L’intervento di Antonio Guida

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